Caterina Russo

Caterina Russo

Founder, Élite China Academy

Determinata, pragmatica e carismatica: questa sono io in 3 aggettivi. Da buona viaggiatrice ed esploratrice quale sono, sono sempre pronta a saltare su un aereo e vivere nuove avventure. Una di queste l’ho vissuta a Pechino, dove sono rimasta per 3 anni circondata da hutong e grattacieli. Da project manager per una grande azienda cinese, a professionista specializzata in internazionalizzazione d’impresa e management di progetti di cooperazione. Il mio segno particolare è il carico di determinazione e grinta che mi fa fissare obiettivi sempre più alti e tagliare sempre nuovi traguardi.

I 6 ingredienti della colazione del Guerriero del Business con la Cina 

Potenziali Guerrieri del Business: mini-addestramento 2

Allora come ti senti ora che abbiamo sfatato le 3 false credenze che ti tenevano intrappolato? Meglio, vero? Bene! 

(se invece ti sei perso l’articolo sulle false credenze clicca qui)

Ora che sai che la lingua cinese da sola non ti basta per avere successo e che un master costossissimo non è l’ingrediente che ti serve per forza per lavorare nel business con la Cina. Sai anche che è possibile iniziare una carriera nel business senza avere esperienza lavorativa pregressa e che il destino del fotocopiatore seriale può essere sventato, ma non sai ancora come farlo, continua a leggere perché sto per dirtelo.

Quel che ti serve ora è la ricetta della colazione del guerriero del business, ti servono 6 ingredienti principali per realizzarla:

Frullato del Sapere, ingredienti

  • Conoscenze generali: avere un’idea dei principali concetti di business e di economia, nonché delle definizioni e termini corrispettivi in cinese;

  • Realtà aziendale: avere chiaro come funziona un’azienda e quali sono i ruoli al suo interno, chiarire anche il proprio ruolo e quali sono le aspettative dei propri superiori. Costruire e gestire la rete di rapporti aziendali; 

Piatto di Soft Skill di Stagione, ingredienti

  • Competenze relazionali: acquisire le necessarie competenze relazionali e sapere come costruire una rete di contatti, fare networking e tenere al meglio i rapporti tra parti e culture diverse;

  • Branding: creare e preservare il proprio brand personale, saper fare una buona prima impressione, conoscere e implementare le strategie per la partecipazione ad eventi di networking, sapersi presentare, imbastire conversazioni. Saper usare il branding online e la piattaforma Linkedin. Utilizzare il follow up per dare seguito ai contatti; ti regalo un video in cui ti parlo nello specifico del personal branding: clicca qui!

  • Mentalità Business: comprendere a fondo la mentalità business dei cinesi, gli aspetti culturali che influenzano le mediazioni, il protocollo degli incontri e delle riunioni business. 

Tazza di infuso di mediazione 

  • Contrattazione: acquisire le competenze base per la contrattazione e contestualizzarle in ambito Cina, ovvero utilizzare la “contrattazione come relazione”;

Vasetto di terminologia 0,01%

  • Terminologia: conoscere e utilizzare la terminologia specifica del business sia in cinese che in italiano, comprendendone sfumature e strutture principali.



Con una colazione così, i Guerrieri del Business sono pronti a scendere in campo e a mettersi subito in moto.

Ora capisci perché è una falsa credenza pensare che il cinese, da solo, sia sufficiente per farti lavorare nel business? E quante di queste competenze pensi vengano insegnate nei Master o nelle lauree magistrali? Pochissime, se non nessuna, te lo dico io. Forse qualcosa per il Frullato del Sapere, ma poca roba. Non ti sto dicendo che quello che impari lì sia inutile, te lo voglio ripetere perché non voglio fraintendimenti. Quel che ti dico è che non ti servono direttamente ed esplicitamente per lavorare nel business con la Cina. That’s all folks.

Nella prossima parte del Mini-addestramento passeremo a guardare insieme le declinazioni in figure professionali che un Guerriero del Business può assumere nel corso della sua carriera!

Stai pronto a stupirti di nuovo!

Credi che la via del Guerriero del Business con la Cina sia quella migliore per te? Non ti resta che metterti a lavoro e addestrarti a dovere. Puoi iniziare dall’unico videocorso costruito su misura di sinologo per darti tutto quello che ti serve, dai concetti economici a quelli aziendali e strategici, per Fare Business con la Cina senza Intoppi. 

Se invece non sei certo al 100% di essere un Potenziale Guerriero del Business, approfitta e prenota subito un esclusivo colloquio di Sino-Coaching per scoprire la tua strada con la guida dei nostri Sino-Coach in modo incredibilmente gratuito! Attiva il tuo Sino-Coaching rispondendo a 8 semplici domande: clicca qui.

Le 3+1 false credenze su cosa vuol dire lavorare nel business con la Cina

Potenziali Guerrieri del Business: mini-addestramento 1

Sono sempre io, Caterina Russo, la Comandante dei Guerrieri del Business con la Cina.

Questa è la prima fase del tuo addestramento di base da potenziale guerriero del business e perché possa funzionare ho bisogno di fare una cosa importante, devo sfatare 3 false credenze su cosa vuol dire lavorare nel business con la Cina.

Sono sicura che credi siano vere, non scoraggiarti se è così. Si chiamano “credenze” per un motivo, cioè perché le persone ci credono, ma sai qual è la cosa più interessante? È che sono cose che diamo per buone, senza esserci mai soffermati a ragionare e io voglio che tu ci ragioni ora, insieme a me, e sono sicura che alla fine sarai d’accordo come sul fatto che sono false. E ti dirò di più, sono pure dannose, ti creano un sacco di problemi e ti portano a fare delle stronzate incredibili, senza che te ne rendi conto.

Se anche decidessi di non continuare l’Addestramento di Base e tutto questo programma fantastico che ho creato per te e leggessi solo questa email,andrà bene perché saprò che ti ho almeno aiutato a eliminare queste 3 trappole che ti danneggiano silenziosamente.

Bene, leviamoci subito il dente che duole.

La prima falsa credenza sul lavorare nel business con la Cina è che la conoscenza della lingua cinese sia sufficiente per lavorare nel business e il resto si può imparare pian piano.

Ascoltami bene, devi togliertelo dalla testa adesso, altrimenti possiamo lasciar perdere tutto, senza nemmeno provarci, elimina questa mail e cestina le successive, perché saranno inutili. Il cinese da solo non fa di te un Guerriero del Business, nemmeno potenziale. Sennò non ti avrei fatto fare il quiz, no? Mi bastava una domanda sola: parli cinese? Sì? Bene, lavora nel business. E invece no, è molto più complesso di così. Che altro serve, allora, ti chiedi? Te lo dico, non ti preoccupare, ma quello fa parte dell’Addestramento vero e proprio, adesso, invece, mi interessa che elimini le altre 2 false credenze dannose.

La seconda falsa credenza sul lavorare nel business con la Cina è che ti basta un Master in economia o internazionalizzazione di impresa o una laurea in economia. 

Non mi guardare così. I master o le lauree in economia possono essere utili, certo, ti danno tante conoscenze in più rispetto alla laurea in lingue, ma tu cosa vuoi? Vuoi più conoscenze teoriche ( a volte lontanamente pratiche) o vuoi lavorare nel business con la Cina? Ecco, se la risposta è la seconda, allora no, non ti basta un master o una laurea in economia. Perché? Perché sono parziali, sono teorici e difficilmente hanno i 3 ingredienti che ti servono davvero combinati in un posto solo (bravo, hai capito che i 3 ingredienti te li do nelle prossime email).

Passiamo alla terza falsa credenza sul lavorare nel Business con la Cina, ovvero che lavorare in questo settore vuol dire fare il dipendente a vita e se non ci sono opportunità di carriera rimanere bloccati per sempre.

La carriera che io chiamo del “fotocopiatore seriale”, del tuttofare che rimane bloccato lì a fare caffè e fotocopie è l’incubo peggiore di chiunque si avvicini al mondo del business con la Cina, senza dubbio alcuno. La buona notizia è che se ti prepari in modo strategico quella sarà solo una fase molto breve e iniziale che dimenticherai in men che non si dica o che non attraverserai proprio.

So quello che stai pensando, ti chiedi: sì, ma tanto senza esperienza non entro proprio in azienda. E qui ti sbagli e arriviamo alla falsa credenza bonus.

La falsa credenza bonus +1 è che senza esperienza non puoi lavorare nel business. Non è per forza così, soprattutto non lo è se sopperisci alla mancanza di esperienza con altro. Con quello che i recruiter cercano davvero in un candidato: soft skill e idee chiare, oltre alla preparazione tecnica settoriale. Il mix di questi 3 ingredienti ti tira fuori dalla trappola dell’esperienza pregressa per forza e non lo dico solo io, lo dicono i recruiter.

Bene, ora che abbiamo sfatato questi 3+1 miti ti lascio il tempo per digerire le nuove prospettive che ti si stanno aprendo davanti gli occhi. Prosegui la lettura degli altri articoli per scoprire di più come avviare la tua carriera nel Business con la Cina, oppure inizia subito l’unico videocorso costruito su misura di sinologo per darti tutto quello che ti serve, dai concetti economici a quelli aziendali e strategici, per Fare Business con la Cina senza Intoppi.

Sai che la colazione è il pasto più importante della giornata, vero? Per un guerriero lo è anche più che per chiunque altro. Per questo nella prossima email ti darò la ricetta completa e precisa degli ingredienti che compongono la colazione di un guerriero del business che si rispetti.

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Friday, 13 August 2021 13:43

Guerriera del Business: la mia storia

Ti racconto una storia, la mia.

Come Caterina Russo è diventata la Comandante dei Guerrieri del Business.

Forse mi conosci già,  o forse hai sentito parlare di me in qualche occasione, sono Caterina Russo, la Comandante dei Guerrieri del Business alla Élite China Academy.

Mi avrai visto come la co-fondatrice, insieme a Ilaria Tipà, di Sinologi Disperati Unitevi, la prima community di sinologi veramente attiva e focalizzata su consigli professionali e motivazionali per non buttarsi giù quando si studia o si cerca lavoro con il cinese…

O forse mi hai visto fare da interprete per delle delegazioni aziendali e parlare di progetti di cooperazione a qualche conferenza italiana ed europea sugli investimenti e la cooperazione bilaterale.

Magari hai visto i miei video-interventi sparsi un po’ per tutto il web: i webinar, le lezioni, il mio testimonial per il 50° anniversario delle relazioni Bilaterali Cina-Italia, durante i festeggiamenti organizzati dall’Ambasciata Cinese ecc.ecc.

Forse, però, non sai che una volta ero proprio come te: giovane, laureata e piena di belle speranze e anche di qualche sino-disperazione.

Lascia che ti racconti di più: 

Avevo appena finito la mia formazione da interprete e un anno intensivo di corsi avanzati di cinese a Pechino: finalmente mi sentivo pronta per lanciarmi nel mondo del lavoro, avevo superato il problema del “e se il mio cinese non fosse adeguato” e mi sentivo meglio!

Eppure non riuscivo a ottenere un colloquio di lavoro… inviavo i miei CV ad aziende e ad agenzie di interpreti senza ottenere risposta. Qualche volta venivo contattata ma solo per rimanere delusa quando mi veniva chiesto se avevo già qualche esperienza. “Mi sono appena laureata, non ho ancora esperienza. Ma sono parlare benissimo cinese!”. E questo era vero. 

Non riuscivo a venire a capo della situazione, ma da brava testarda ho deciso di rivolgermi alle persone che mi hanno formato e visto crescere. Grazie ad Ilaria, che è diventata prima mia grande amica e poi mia socia nell’Élite China Academy, ho iniziato a svolgere i miei primi incarichi da interprete! 

È stato così che ho iniziato a recarmi a fiere ed eventi: come interprete di cinese, d’altronde avevo studiato per quello. E sempre come interprete mi sono trovata a interpretare riunioni di business e liti commerciali. 

È stato durante una di queste trattative che ho capito che volevo parlare io in prima persona, senza limitarmi a tradurre quello che veniva detto, ma usando la mia conoscenza della cultura cinese per riuscire a mediare al meglio tra le parti!

A quel punto mi si è presentata un’occasione: mi hanno chiesto di rappresentare un’azienda italiana ad una conferenza in Cina. Ed eccomi lì, catapultata di nuovo a Pechino per la conferenza. Mi chiedono se desidero parlare in Italiano, io scelgo invece di presentare tutto in cinese, sbalordendo sia i cinesi che gli italiani presenti. Alla fine della conferenza mi trovo a scambiare informazioni e prendere contatti per l’azienda e capisco che è questo il mio mondo!

Dopo poco tempo e grazie al mio interesse e partecipazione in eventi e conferenze vengo notata da quello che diventerà il mio futuro capo presso l’azienda di Pechino in cui lavorerò per tre anni come manager di progetti di cooperazione e per cui ancora oggi lavoro come rappresentante per il mercato Italiano e consulente. 

Così è iniziata la mia carriera nel Business con la Cina.

Lieto fine no? Eh no!

È stato invece un duro inizio: sono entrata come unica straniera in un colosso cinese dello sviluppo industriale con il compito arduo di gestire le relazioni con i clienti italiani e la pressione di concludere accordi e Joint Venture.

Da me, da una mia risposta sbagliata o errore, dipendevano centinaia di milioni di RMB che la mia azienda poteva guadagnare o perdere. Non avevo conoscenze di business settoriali, non sapevo nemmeno come si articolasse un’azienda, quanto complessi fossero i rapporti lavorativi e mi mancava tutto il lessico specialistico per capire le riunioni in cinese...e persino in italiano!

Sarei crollata se il mio capo non mi avesse fatto da mentore e non mi avesse dato il tempo di imparare, lavorando sodo, studiando come una matta e testando (a volte a mie spese) la validità dei glossari tecnici che andavo elaborando. Sono stata tenace, ma anche fortunata!
Quello che mi ha salvato da una carriera sfigata o dal rinunciare a lavorare con il cinese e cambiare settore è stato:

  1. Un’occasione fortunata che mi ha fatto da trampolino di lancio

  2. L’ostinazione di chiedere consigli e aiuto alle persone

  3. La faccia tosta di capire che un settore non mi piaceva

  4. La fortuna di riuscire ad entrare nel settore che mi interessava

  5. L’aiuto di diversi mentori professionali

  6. Sudore e lacrime

Tornando in Italia come professionista affermata ho creato insieme ad Ilaria la Élite China Academy ed è pensando con gratitudine a quello che ha fatto per me il mio mentore all’inizio della mia carriera nel settore che ho deciso di realizzare un corso completo sul Business che condensasse davvero tutto quello che è necessario per lavorare e per crescere nel settore: Fare Business con la Cina senza Intoppi!

Guarda la diretta IGTV in cui ho raccontato le mie avventure: clicca qui.

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Potenziali Guerrieri del Business: il colloquio di lavoro

Il colloquio di lavoro

Immagina di arrivare a un colloquio di lavoro in azienda conoscendo alla perfezione il modo di pensare dei recruiter, tutto il possibile sull’azienda e di essere in grado di proporti come un professionista che sa il fatto suo, anche se ha poca o nessuna esperienza. 

Ti senti sicuro, tranquillo, all’altezza.

Immagina il Recruiter che rimane a bocca aperta mentre gli fai esempi pratici su come districarsi in una riunione di business in stallo per incomprensioni di fondo e nel farlo utilizzi i termini tecnici che sono pane quotidiano dei businessman italiani (e anche di quelli cinesi, adattati alla loro cultura). Immaginalo poi stupirsi perché sei aperto a forme di collaborazione professionale altre rispetto al “posto fisso” standard. 

Che ne dici? A me sembra che le possibilità che ti prenda sul serio e ti dia il benvenuto in azienda siano molto, ma molto più alte.

Ora invece, immagina di arrivare allo stesso colloquio con alle spalle gli studi di lingua cinese e basta. Il recruiter di turno ti guarda e ti chiede: parli cinese e poi, che altro sai fare?  

La domanda fatidica che pende come una spada di Damocle sulla testa di ogni laureato in cinese.
Se non sai che cosa rispondere ci sono due possibilità:

  1. Il recruiter ti saluta con il solito, banale, “le faremo sapere”, mentre pensa che non andrai da nessuna parte se non ti decidi ad aggiungere alla conoscenza del cinese delle competenze utili davvero nel lavoro.

  2. L’azienda è disperata, quindi ti prende comunque a lavorare, ma ti dà uno stipendio da fame (se non ti offre un tirocinio gratis a tempo indeterminato) e tu rimani imbottigliato lì, a fare l’assistente a vita che sa parlare in cinese, ma resti fuori da riunioni e dalle decisioni importanti perché non capisci niente di business e ti senti sempre intimidito di fronte ai “veri” businessman che ti ruotano intorno. 

No, non ti prendo in giro, sappi che purtroppo questo secondo, deprimente, scenario, è quello in cui finisce la maggior parte dei giovani laureati in cinese convinti che con la sola conoscenza della lingua possano lavorare nel business.

Tu sei qui, sei pronto a trasformarti in un Guerriero del Business con la Cina. Per questo ora devi capire come trasformare in realtà la prima prospettiva allettante che ti ho descritto!

Come fare?

Imparando ad approcciare il settore del Business con la Cina in modo strategico e a presentarti alle aziende e ai recruiter come un professionista che sa il fatto suo. Come un VERO Guerriero del Business con la Cina.

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Sei un Potenziale Guerriero del Business con la Cina?

Scoprilo subito e accedi a un esclusivo mini-addestramento!

Ti dicono da sempre che hai la faccia tosta, sei intraprendente quanto basta, ma ti sai anche controllare nelle situazioni più ostiche e sei preciso senza esagerare, tanto che quando serve lasci correre e prosegui per la tua strada.

Ti piace l’idea di lavorare nel commercio internazionale e di fare anche un po’ di spola tra l’Italia e la Cina, ti affascina gestire negoziati e trattative e anche il progetto di crearti una carriera di crescita professionale tutta tua.

So che ti ritrovi in tutto questo e ti faccio i miei complimenti! 

Sono Caterina Russo, la Comandante dei Guerrieri del Business con la Cina e sono davvero felice di sapere che sei potenzialmente uno dei nostri!

Ora hai le idee chiare e sai che il mondo del Business con la Cina è destinato a diventare il campo di battaglia in cui puoi fare la differenza, ma quanto ne sai davvero?

Lo puoi scoprire facilmente grazie a questo Addestramento di Base per Potenziali Guerrieri che abbiamo creato per te.

Come funziona il Mini-Addestramento?

Semplice! Tu leggi le prossime mail con attenzione e alla fine sei pronto a iniziare a fare sul serio nel mondo del business. 

Ecco cosa prevede il Mini-Addestramento:

  • Sfatiamo insieme le 3 false credenze su cosa vuol dire lavorare nel business con la Cina

  • Ti svelo i 6 ingredienti che ti servono per proseguire con l’addestramento

  • Ti spiego quali sono le figure professionali in cui un Guerriero del Business si può trasformare

  • Ti mostro i 3 pilastri su cui costruire il tuo futuro nel business con la Cina

Sei pronto? Spada e scudo impugnati? Bene! Continua a leggere qui.

Credi che la via del Guerriero del Business con la Cina sia quella migliore per te?

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Lavorare con il Cinese: strategie per una professione 4.0

Studiare cinese è fare una scelta di vita, richiede anni di impegno e sacrifici, di memorizzazione e motivazione, la scrittura dei caratteri arriva a sfiorare il tunnel carpale, la pronuncia sembra uno scioglilingua. Eppure, nonostante le difficoltà, questa lingua mantiene il suo incredibile fascino. Infatti, sono sempre di più i ragazzi italiani che decidono di studiare l’idioma del Paese di Mezzo! 

Per chi completa il percorso di studi, però le difficoltà non sono terminate. Infatti, li aspetta forse la sfida più grande: inserirsi nel mondo del lavoro e trasformare la conoscenza della lingua in una professione. 

Il mercato del lavoro è sicuramente cambiato negli ultimi anni e richiede competenze sempre maggiori. Inoltre, spesso tende a dare per scontata la conoscenza linguistica. 

Sempre più giovani laureati si sentono dire in sede di colloquio “conosci il cinese! Bene, ma che altro sai fare?”, da qui la necessità di formarsi ulteriormente e creare un profilo professionale in grado di competere sul mercato del lavoro.

I dati non sembrano essere dei più incoraggianti, infatti, in base ad uno studio condotto su 403 laureati in lingua cinese intervistati nel 2019, si evince come la maggior parte dei laureati in cinese si ritrovi a non utilizzare o ad utilizzare raramente la lingua in ambito lavorativo. Infatti, il 24% dei partecipanti non la utilizza affatto, il 15% soltanto raramente e il 19% qualche volta. Inoltre, del campione analizzato soltanto il 40% risulta aver trovato una occupazione a un anno dalla laurea. Tra gli occupati, il 48% dei laureati triennali e il 37% dei magistrali ha un lavoro definito “non standard”, e rispettivamente il 20% e il 6,7% risulta lavorare senza un contratto. Il 47% dei laureati triennali e il 40% dei magistrali utilizza in modo ridotto le competenze acquisite durante gli studi, mentre il 33% e il 25% dei laureati ritiene di non utilizzarle per niente.                

Ne risulta come al termine degli studi universitari diventi cruciale capire come orientare le proprie scelte in modo da:

- ottenere le competenze richieste dal mercato del lavoro 

- potersi inserire facilmente e al più presto nella realtà lavorativa più adatta alle proprie caratteristiche professionali.

Come fare, dunque, la differenza?

Questa è la domanda principale che ci è stata rivolta negli anni da giovani sinologi e che oggi ci viene ancor più presentata dai nostri studenti. 

Non c’è una formula magica, lasciatecelo dire: si tratta di lavorare sodo, ampliare gli orizzonti, continuare a studiare - sì, dopo la laurea bisogna studiare più che mai! - ma si può fare!

Infatti, sebbene i dati sull’occupazione risultino preoccupanti, paradossalmente e parallelamente c’è sul mercato un disperato bisogno di figure qualificate che facilitino  i rapporti con la Cina. Le aziende hanno bisogno di qualcuno che abbia conoscenze settoriali, che sappia cosa fare (almeno in generale) e spesso non basta la sola conoscenza della lingua. 

Lo abbiamo vissuto anche noi: anni di studio, poi incertezze e frustrazioni, tirocini e stage, corsi di specializzazione e tanta gavetta. È stata proprio questa esperienza a permetterci di sviluppare un metodo innovativo per mettere a frutto i propri asset, cinese in primis, e far rinascere la fenice che è in noi.

Abbiamo testato il metodo con amici, colleghi, giovani di cui abbiamo avuto il piacere di esser mentori e abbiamo visto che funziona. Lo abbiamo condiviso nella nostra Community Facebook “Sinologi Disperati Unitevi!”, e da quello che abbiamo chiamato “Metodo Professione Cina” è nata la Élite China Academy, la nostra scuola per imparare a lavorare con il cinese. Si tratta di un progetto formativo che permette di padroneggiare in poco tempo le terminologie settoriali nel Business, Turismo e Interpretariato nonché le  nozioni teorico-pratiche che in genere si apprendono con anni di esperienza lavorativa sul campo. In questo modo, i nostri allievi riescono ad utilizzare il cinese come concreto strumento di lavoro per la propria realizzazione professionale.

Il Metodo Professione Cina è un’integrazione di conoscenze teorico-pratiche del settore e competenze avanzate e specifiche di lingua cinese. Inoltre, utilizza un approccio interattivo e dinamico in cui lo studente è al centro del processo di apprendimento. É composto da 3 step:

- idee chiare: su di sé e sul mondo del lavoro

- soft skill generali e settoriali 

- Conoscenze settoriali linguistiche + tecniche

Come fare, dunque, a sviluppare un proprio profilo professionale adatto alle necessità del mercato?

Per spiegarlo, di solito partiamo dall’immagine di due rette parallele, come due strade che procedono di pari passo e sono entrambe indispensabili per uscire dalla disperazione e iniziare ad applicare il cinese nel mondo del lavoro

La prima è lavorare su se stessi: è fondamentale capire chi sei e cosa puoi offrire al mercato di diverso dagli altri.

Poi bisogna conoscere il mercato: quando sai chi sei e cosa offri puoi analizzare cosa cerca il mercato e capire come puoi rispondere alle sue necessità.

Nella prima parte, invitiamo gli studenti a riflettere e a porsi le giuste domande per capire quali sono le competenze che hanno già, di cui spesso non sono consapevoli, ma che arricchiscono il loro profilo professionale. Nello specifico chiediamo ai ragazzi di creare un proprio profilo professionale, riflettendo sui seguenti punti: chi sono, cosa so fare bene e qual è un mio limite. Il passo successivo dell’auto-analisi è chiedersi se si è specializzati in qualcosa e in che settore o ambito si può fare la differenza. Tutto questo ha lo scopo di stimolare la riflessione e di mettere in risalto punti di forza che spesso i più giovani di noi sottovalutano. Ad esempio, suonare uno strumento musicale o avere una passione per la cucina possono diventare carte vincenti, se combinate con le competenze di lingua cinese, per distinguersi dagli altri.  

In seguito, forniamo gli strumenti per analizzare il mercato e i settori professionali in cui sono maggiormente richieste competenze di cinese. Soprattutto, insegniamo a interpretare il panorama lavorativo e seguirne le evoluzioni. Restare aggiornati e riqualificarsi continuamente sono le parole chiave.

Nella pratica, quello bisogna fare è:

  1. Scegliere un settore professionale che è più affine alle proprie competenze e inclinazioni. 
  2. Informarsi su Internet per capire le tendenze del settore ed essere preparati sui temi principali.
  3. Informarsi da persone che lavorano nel settore, cercare un mentore o un contatto a cui rivolgerci per comprendere meglio gli aspetti a volte nascosti della professione. Anche costruire una propria rete di contatti su Linkedin può essere una valida soluzione.
  4. Seguire un percorso di orientamento ed essere curiosi e disposti ad apprendere sempre nuove competenze
  5. Frequentare un corso professionale in uno o più settori per verificare la  propria propensione

Per lavorare su questi temi puoi aiutarti con il “KIT del Sinologo Disperato” scaricabile gratuitamente e chiarirti le idee sulla formazione Post-Laurea per chi studia cinese con questo webinar: accedi gratuitamente al webinar

加油! 

Sai già quale settore del mercato del lavoro con il cinese fa al caso tuo?

Lavorare con il cinese non è facile, la prima difficoltà è capire quale settore è quello giusto per te: per questo ti serve una bussola.

Sei pronto a iniziare a lavorare con il cinese e farlo diventare un’arma per fare la differenza sul mercato del lavoro? Sì? benissimo. Abbiamo solo un problema. Sai anche quale settore è il migliore per te?

No, vero? Non ti preoccupare, non è colpa tua. Il problema è che nessuno ti ha mai spiegato quali sono le reali possibilità di lavorare con il cinese, quali i settori e le figure professionali a cui ambire.

Potrebbe darsi che tu abbia già una mezza idea e che pensi che un settore faccia più al caso tuo rispetto a un altro. 

Non ti far bloccare dai pregiudizi o dalle idee che ti sei fatto finora. 

É fondamentale che tu comprenda tutti e 3 i settori e le loro caratteristiche per poter prendere una decisione ben ponderata sulla tua carriera lavorativa futura.

Prova a cancellare quello che sai o che hai sentito dire in giro sui diversi settori. 

Concentrati sulle informazioni che abbiamo messo insieme per te, perché sono di prima mano e rappresentano una condensazione delle nostre esperienze lavorative dirette. Non c’è niente “per sentito dire”, solo realtà dei fatti.

Una cosa fondamentale è quella di ’ascoltare chi è già dentro il settore. Ecco.

Hai bisogno di entrare nei tre settori principali in cui puoi inserirti: il business, il turismo e l’interpretariato. 

Immagina di avere una possibilità incredibile di guardare dentro il Business, il Turismo e l’Interpretariato e i loro meccanismi con la guida di un esperto del settore.

Niente male, vero? Noi crediamo sia fondamentale, per quello abbiamo deciso di creare tre capitoli di approfondimento su ciascuno dei tre settori nel nostro corso navigatore,  China Professionals.

Ecco un altro Tip d’Élite per te:

Durante le lezioni tieni a portata di mano l’agenda o il file degli appunti e segnati: cosa ti piace di più di quello che ti diciamo, cosa ti sorprende di più, in quale aspetto dei singoli settori ti ritrovi di più e in quale di meno.

Questi appunti ti saranno molto utili per proseguire il tuo percorso per diventare un vero Professionista del Cinese.

-> Se brancoli nel buio e non sai da dove iniziare puoi fare il nostro quiz creato a misura di sinologo per comprendere quale settore sia più vicino alle tue caratteristiche.

Nessuna esperienza lavorativa, sei davvero spacciato davanti ai recruiter? 

No, ci sono 2 cose che puoi avere per fare la differenza davanti a un recruiter e te le facciamo raccontare proprio da uno di loro.

Sono Caterina Russo di Élite China Academy e ho preparato qualcosa di veramente interessante per te.

Il contributo di un Recruiter, il dott. Damiano Bianco, specializzato nel recruitment di talenti per gruppi internazionali e che si focalizza principalmente su aziende con presenza sul mercato asiatico e cinese, visto che anche lui, come me e te è un sinologo!

Potevo trovare qualcuno di meglio per condividere una testimonianza con te? Credo proprio di no. Damiano è un professionista, giovane e già affermato nel recruitment internazionale, e sa bene quanta fatica costi studiare il cinese, perché ci è passato in prima persona.

Io mi fermo qui e ti lascio a leggere la sua testimonianza.

 Leggi con attenzione ogni parola, prendi appunti e preparati all'ennesimo cambiamento di prospettiva!

CATERINA: Ciao Damiano, siamo felici di averti con noi per questa testimonianza. Allora, andiamo subito al sodo: quando ti trovi di fronte un giovane sinologo con zero esperienza lavorativa alle spalle, cosa può fare la differenza nel colloquio di selezione?

DAMIANO: Ciao Caterina, grazie a voi per l'invito. La domanda è quanto meno puntuale. Quello che può fare un'enorme differenza sono le soft skill e le competenze trasversali alla conoscenza della lingua, così come l'avere le idee chiare su cosa si vuole.

CATERINA: Mi sembra veramente interessante questa prospettiva. E perché fanno la differenza, vuoi spiegarci meglio?

DAMIANO: Volentieri! La preparazione trasversale e le soft skill compensano la mancanza di esperienza diretta. Trovarsi di fronte una persona che sa quello che vuole, ha già studiato il settore, le sue caratteristiche (magari anche l'azienda stessa e il suo funzionamento) e ha sviluppato capacità trasversali e di supporto a quelle strettamente linguistiche, permette alle aziende di investire molto meno tempo nella formazione della risorsa da inserire.

CATERINA: Quindi, con queste competenze e soft skill è i ragazzi ottengono una considerazione diversa dalle aziende, vero?

DAMIANO: Questo è certo. L'ultima parola spetta poi sempre all'HR Director e all'azienda, ma ti assicuro che nella grande maggioranza dei casi sono ben più propensi ad accogliere al loro interno i ragazzi con incarichi e mansioni gratificanti, in linea con le posizioni offerte.

CATERINA: In base alla tua esperienza, questo atteggiamento costruttivo è diffuso nelle aziende?

DAMIANO: Io solitamente ho la fortuna di lavorare con aziende strutturate e “illuminate” che ragionano in questo modo e comprendono bene il valore potenziale di una risorsa del genere. Non ti nego che talvolta possa accadere che l'azienda (il più delle volte PMI) manchi di apertura mentale, di volontà di impiegare tempo e denaro nella giusta formazione, o che addirittura operi non proprio in buona fede. In questi casi è opportuno fare le proprie considerazioni ed è certamente più complesso convincere la linea ad offrire fin da subito compiti stimolanti ai nuovi assunti o convincerli della bontà della scelta. Nel malaugurato caso in cui è l’azienda stessa a non esprimere fin da subito correttezza d’intenti è fondamentale capire che probabilmente l’opportunità non fa al caso nostro.

Hai capito bene.

Damiano ti ha svelato un segreto preziosissimo, lo hai appuntato vero? 

Scrivilo bello grande, su un post-it e attaccalo dove lo vedi bene, ogni giorno.

 

Per sicurezza, te lo ribadisco cosi sono sicura che lo hai fissato bene in mente:

Idee chiare e soft skills compensano mancanza di esperienza.

Non ci avevi mai pensato, non lo sospettavi nemmeno, vero? 

Invece è così. 

Permettimi di essere molto diretta e di dirti la verità nuda e cruda: per fare la differenza hai bisogno di due ingredienti

  1. Il primo ingrediente sono le famose soft skill di cui parla Damiano. Non ti serve collezionare Master su Master e lauree su lauree, come fossero figurine Panini. Alla fine degli studi, quello che ti serve è sviluppare competenze pratiche, concrete.

  2. Il secondo ingrediente sono le idee chiare. Avere le idee chiare vuol dire sapere in che settore vuoi lavorare e come puoi fare la differenza. Lo so, anche se dopo il Kit le cose vanno meglio, brancoli ancora nella palude della sino-disperazione e non sai bene come uscirne. 

Non preoccuparti, un passo alla volta e un buon navigatore sono essenziali. 

Dove lo trovi questo navigatore? Clicca qui!

Sai davvero che cosa vogliono le aziende da te? 

Scoprilo ora!

Sai già come funziona, di base, il “mostro” del mercato? Non ancora? Questo mi dispiace molto. Perché se non sai come affrontare il Mostro che si nasconde nella Palude della Sino-Disperazione, il mercato del lavoro, sei nei guai.

No, non devi disperarti. Ci sono io qui per darti una mano a chiarire le cose.

Ti dico, in poche parole, ciò che hai bisogno di sapere sul Mostro della Palude prima di andare avanti e dove trovare maggiori informazioni su questo.

Devi comprendere bene:

  • quali sono i settori possibili in cui inserirti con le tue competenze con il cinese

  • quale tra questi settori è il migliore per te con le tue caratteristiche e abilità

Puoi trovare molte informazioni su tutto questo nell’unico strumento ideato appositamente per te, giovane parlante di cinese, per permetterti di trasformare il tuo cinese accademico e quotidiano in un’arma per lavorare, il Kit Pratico per Lavorare con il Cinese!

Qui però,  voglio approfondire con te cosa vogliono le aziende, cosa si aspettano da te.

Ti svelerò la singola cosa che le aziende cercano da te: seguimi.

Acquisire in azienda una nuova risorsa presuppone mesi spesi nella sua formazione. Un giovane laureato appena esce dal protetto mondo dell’università, non è quasi mai formato per lavorare. Durante gli anni universitari ha messo da parte un pesante bagaglio di nozioni, ma QUASI MAI sa come metterle in pratica per utilizzarle a livello lavorativo! 

Sicuramente ti sarai accorto anche tu che, una volta terminata l’università, le tue conoscenze di letteratura cinese classica e la capacità di citare Confucio non sono tra le competenze più ricercate dalle aziende. Hai imparato a parlare la lingua, più o meno bene, ma se dovessi utilizzare questa lingua per effettuare una compravendita, gestire una procedura di import-export, interpretare una conferenza sul clima o preparare un preventivo e un pacchetto turistico per il mercato cinese, ti sentiresti pronto?

Ne dubito. Non preoccuparti comunque, non sei il solo. 

A breve ti svelerò come si fa ad arrivare pronti a delle situazioni lavorative del genere, ma prima lascia che ti sveli realmente cosa vogliono le aziende.

Come ti dicevo, se non hai un certo grado di professionalizzazione, le aziende devono formarti per diversi mesi per fare in modo che la tua conoscenza del cinese possa essere applicata all’azienda e al settore in cui opera e che tu possa capire come funziona tutto questo. C’è anche la possibilità che dopo i primi mesi tu decida di andartene, perché hai capito che quel settore non ti piace e non fa al caso tuo. In quel caso l’investimento dell’azienda risulterà inutile.

Ecco ora sai cosa cerca quindi un’azienda: qualcuno che abbia conoscenze specifiche del settore, in modo da ridurre i tempi di formazione, e che abbia le idee chiare su cosa vuol dire lavorare in quell’ambito, in modo da abbassare il rischio di drop out dopo pochi mesi.

Ora che sai questo sai anche cosa puoi fare di diverso: Dimostrare che hai le idee chiare e che puoi fare la differenza. 

Se brancoli nel buio e non sai da dove iniziare puoi fare il nostro quiz creato a misura di sinologo per comprendere quale settore sia più vicino alle tue caratteristiche.

Perché lo studio del cinese è tanto appassionante da studente quanto frustrante da neo-laureato? Dov’è la fregatura?

Questo articolo ti mostrerà il metodo concreto per gestire la frustrazione delle aspettative sul tuo cinese e a uscire dalla situazione di stallo.

 

Prova a ripensare per un istante al momento in cui hai deciso di intraprendere lo studio del cinese. Se quel momento coincide con la fine del liceo ti sarà sicuramente capitato di sentire pareri positivi di insegnanti, familiari, conoscenti, di incrociare gli sguardi incuriositi delle persone che sentivano per la prima volta della tua scelta, un po’ insolita e senza dubbio originale. 

A qualcuno avrai anche sentito dire la solita frase; “bravo, studia cinese che troverai subito un buon lavoro”.

Infondo è vero che studiare il cinese sta diventando qualcosa di sempre più ambito e le persone che parlano cinese sono sempre più ricercate nel mondo del lavoro, tanto che il 40% delle persone intervistate da Yougov.com ritiene che il cinese sia la migliore seconda lingua da conoscere.

Tuttavia, se sei qui a leggere questo articolo sicuramente non sei tra quelli che questa meravigliosa lingua l’hanno studiata SOLO perché “col cinese si trova lavoro”. Sono certa che quello che guida te, insieme a tantissimi altri giovani sinologi, è una passione smisurata per la cultura e per la lingua.

Ti ricordi l’entusiasmo che avevi quando per le prime volte, semplicemente unendo qualche tratto, scrivevi dei caratteri cinesi sul tuo quaderno a quadrettoni?

Tutto era bellissimo all’inizio, la tua soddisfazione personale cresceva sempre di più ed insieme anche l’entusiasmo di chi ti stava intorno. Chiunque ti ammirava e si congratulava con te per la tua scelta ed i tuoi successi, tu imparavi così in fretta e in un attimo ecco che arriva “finalmente” la laurea. 


E adesso?

Quando finisci gli studi vorresti essere davvero fluente in cinese, vorresti capire tutto, o almeno buona parte e sentirti sicuro e preparato per affrontare il prossimo step: il lavoro.

Siamo tra di noi qui e possiamo dircelo:  Purtroppo non funziona proprio così! 
Tu l’entusiasmo lo hai ancora e sei bravo eccome… ma sei consapevole che quel che hai da offrire al mondo del lavoro potrebbe non essere abbastanza e dopo tutti questi anni di studio non è certo l’entusiasmo di scrivere i caratteri a ripagare gli sforzi. 


Ma allora dov’è la fregatura? 

Ti svelo un segreto: se leggerai attentamente tutti i nostri consigli per te NON ci sarà alcuna fregatura.

Ma come prima cosa è davvero importante per chi intraprende gli studi del cinese prendere consapevolezza del fatto che ci si imbatte in due problemi principali:

  1. Il primo problema sai dov’è? È nella testa di chi è intorno a te. I tuoi genitori, per primi, e le persone più vicine a te, alla fine degli studi, si aspetteranno che tu sia pronto a usare quello che hai imparato, quindi il cinese, per la tua carriera.

  2. Questo ci porta al secondo problema. A differenza di altre professioni, dove il percorso di studi è più chiaro e lineare, un sinologo DEVE costruirsi da solo la sua professionalità

E’ proprio su questo secondo punto che vorrei soffermarmi per farti riflettere sul fatto che la colpa non è tua, è il cinese che è difficile e l’approccio che è sbagliato!

La verità è che siamo ingenuamente abituati a pensare che le competenze richieste per il mondo del lavoro si possano acquisire durante gli studi e ci illudiamo che basti completare un percorso predefinito per raggiungere gli obiettivi prefissati. 

Ma questo non è altro che un enorme mito da sfatare! Per il cinese più che mai! 

Questo è anche il motivo per cui le persone intorno a te non possono proprio capire, nemmeno lontanamente, come ti senti e quanto le loro aspettative non corrispondano alla realtà.

Quello che vogliamo far capire a tutti i sinologi disperati è che lavorare con il cinese non è la conseguenza immediata di laurearsi in cinese e che tu devi essere il primo a comprendere questo concetto per poter gestire al meglio le aspettative e la pressione di chi si aspetta l’impossibile da te. 

Adesso che abbiamo analizzato razionalmente i principali problemi di tuo sino-viaggio quello che devi fare tu è accettare che le cose non siano andate come ti aspettavi e far capire a chi ti circonda perché non è così semplice come si pensa e che troppo spesso i tuoi sforzi e gli ostacoli del tuo percorso sono sottovalutati.

 

Ma è finalmente tempo di uscire dalla disperazione post-laurea e ottenere le skill e le competenze per lavorare con il cinese! 

Tutto questo significa che smetti di sentirti inadeguato e sarai all’altezza di affrontare il mondo del lavoro. Per farlo devi passare per i 3 Step del Metodo Professione Cina:

  • Step 1 Idee Chiare: chi sei, cosa sai fare, dove vuoi arrivare e come settare i passaggi chiave per raggiungere i tuoi obiettivi in modo concreto e con deadline precise.
  • Step 2 Soft Skill Generali e Settoriali: Le soft skill generali sono un valore aggiunto che negli studi formali vengono trascurate, ma sono essenziali, sono tutte quelle abilità e competenze trasversali che ti permettono di emergere rispetto alla massa. Le Soft Skill Settoriali, invece, le puoi sviluppare quando hai scelto il settore che fa per te e vanno di pari passo con lo Step 3.
  • Step 3 Conoscenze Settoriali Linguistiche e Non: Con le idee chiare scegli il settore che fa per te e sei pronto a sviluppare la tua professionalità con una formazione adeguata, sia applicando il tuo cinese a quel settore che sviluppando le soft e le hard skill che ti servono per distinguerti e avere successo.

 

Questi tre punti sono i concetti fondamentali che devi tenere a mente quando la frustrazione avanza e gli altri continuano a non capire la tua situazione. 

Sei pronto a scoprire come fare ad applicare il Metodo Professione Cina e a trasformarmi in un Professionista del Cinese subito?

Iscriviti subito al sino-coaching gratutito: un'esclusiva sessione di consulenza che ti permette di scoprire con precisione a che punto sei e cosa devi fare per trasformarti da sinologo sull’orlo della disperazione in un Professionista del Cinese.

Ecco come funziona il Sino-Coaching : 

  1. Prima di tutto faremo 8 rapide domande per conoscerti meglio e capire a che punto sei nella tua strada per diventare un Professionista del Cinese. Le domande sono fondamentali per noi per poterti guidare al meglio nel tuo percorso di formazione, quindi rispondi con attenzione :)
  2. In base alle informazioni che ci darai rispondendo alle domande attiveremo la tua sessione di Sino-Coaching Gratuito per guidarti verso il mondo del lavoro con il cinese.
  3. A questo punto la tua parte è quasi finita, dovrai, infatti, controllare la tua email perché riceverai le istruzioni per le fasi successive.
  4. Ti guideremo step by step con informazioni e spiegazioni su misura per te, per trasformarti nel Professionista del Cinese che sei destinato a diventare, sulla base della tua situazione, ti daremo informazioni e consigli su:
  • Come migliorare il tuo cinese

  • Come chiarirti le idee su chi sei e cosa sai fare davvero

  • Come scoprire in cosa sei pronto a fare la differenza
  • Come prepararti per affrontare al meglio un colloquio di lavoro
  • Come scrivere un cv che funzioni
  • Come sviluppare quei talenti che già hai, ma non lo sai

E molto, molto altro, sulla base di quello che ci dirai rispondendo alle domande.

Saremo lì per sostenerti e se avrai bisogno potrai prenotare una sessione di live-coaching con i nostri Coach.

Ci stai ancora pensando?

Attiva subito la tua sessione di Sino-coaching gratuito, una consulenza a questo livello tarata precisamente sulle tue esigenze normalmente costa almeno 250-300€, ma noi te la regaliamo, perché ci teniamo davvero a cambiare le cose e a smettere di vedere centinaia di giovani sinologi perdersi alla fine degli studi e finire intrappolati in quella che chiamiamo la Palude della Sino-Disperazione.

 

 

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